gen 09

Nello Rega: “Sono vivo per miracolo, ma l’attentato non mi fermerà”

Nello RegaUn agguato che poteva finire in una tragedia. Solo il caso, o forse il suo angelo custode, ha permesso a Nello Rega di salvarsi. Una macchina lo ha affiancato lungo la superstrada che da Metaponto (nel Materano) porta a Potenza. Dalla vettura è stato esploso almeno un colpo di arma da fuoco. Rega, solo per puro istinto, ha accelerato seminando l’auto. I killer hanno sparato all’altezza della testa, ma l’accelerazione data dal cronista ha permesso che i proiettili attraversassero i vetri posteriori del veicolo.
Un gesto che si commenta da solo e che arriva alla fine di lunghe e pesanti minacce al giornalista a firma degli integralisti islamici di Hezbollah. Proiettili, testa di agnello nell’auto, minacce su Facebook e per lettera. Una serie di intimidazioni che alla fine si sono trasformate in un vero e proprio attentato. Fortunatamente, Nello Rega è vivo e, finalmente, gli è stata concessa la scorta. Da tempo aveva richiesto la sicurezza, ma la sordità dello Stato non aveva concesso alcuna risposta. Alla fine, come in un copione già visto altre volte, è arrivata. Ma la paura resta. Nonostante tutto, Nello Rega continuerà a presentare il libro “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam” scritto con Raffaele Gerardi, che ha curato i disegni presenti nel testo. Presentazioni in tutta Italia (ad oggi sono state quasi 170) per combattere a favore della legalità, della libertà, contro le incongruenze dell’Islam. “Non mollerò –dice- e continuerò nella divulgazione dell’opera. Fermarsi sarebbe una resa agli integralisti islamici e l’accettazione di pratiche che ritengo non adatte ai nostri tempi e alle conquiste che l’Occidente ha fatto negli ultimi decenni”.
Resta la paura, la rabbia ma si aggiunge la voglia ancora più forte di contribuire con il libro ad aiutare l’Oratorio dei Salesiani a Nord di Beirut. Ed è per questo che chiediamo un aiuto a organizzare le presentazioni del libro e a diffondere questo blog. Un grazie a quanti in questi mesi hanno chiesto a gran voce una meggiore sicurezza. In primis, il comitato “Nessuno tocchi Nello Rega” ideato da Paolo Sinisgalli e dalla Pro Loco di Gallicchio. Poi, il sindacato dei giornalisti, i colleghi di Televideo, il direttore di Televideo, i colleghi giornalisti lucani e non, la società civile. Tutti insieme hanno sostenuto la causa del libro “Diversi e divisi” e lottato insieme a Nello Rega e Raffaele Gerardi contro le assurdità dell’Islam. Grazie di cuore a tutti per la solidarietà.

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gen 02

CRISTIANI SOTTO ASSEDIO NEL MONDO. E NOI COSA RISPONDIAMO?

Sempre più nel mirino del fondamentalismo islamico i cristiani sparsi nel Pianeta. Le festività appena trascorse hanno allungato la lista dei morti cristiani, vittime dell’integralismo musulmano. In Nigeria almeno 38 sono morti per mano di kamikaze, ad Alessandria, sempre un kamikaze, ha ucciso 21 fedeli in una chiesa coopta.

In Pakistan la comunità cristiana è ancora scossa dalla condanna a morte di Asia Bibi, la madre di 5 figli accusata di blasfemia contro il profeta Maometto. Stessa tensione in India dove, nonostante la libertà religiosa garantita dalla Costituzione, a livello locale sono adottate leggi anticonversione contro i cristiani.

In Iraq, a poco sono servite le rassicurazioni del governo di proteggere la comunità cristiana. In pochi giorni sono stati 14 gli attacchi dinamitardi contro le abitazioni di iracheni di fede cristiana.

In Egitto la situazione è alto rischio perché vivono una forte comunità cristiana (circa il 10% della popolazione). Così come nelle Filippine dove, durante la messa di Natale una bomba è esplosa sul tetto di una chiesa cattolica dell’isola di Jolo, ferendo il sacerdote e 5 fedeli.

Forte il monito del Papa lanciato il primo gennaio: “Basta alle intolleranze religiose e rispetto per tutti i culti”.

Ma i fondamentalisti islamici ascolteranno le parole di Benedetto XVI? Forse faranno finta di niente e, purtroppo, i cristiani saranno costretti a difendersi come ai tempi delle persecuzioni romane, con i riti religiosi fatti di nascosto nelle catacombe. Speriamo che il 2011 porti pace alle menti fondamentaliste dei musulmani e possa nascere un rispetto per gli altri culti.

Ad oggi siamo “Diversi e divisi”, come il titolo del libro di Nello Rega e Raffaele Gerardi.

Il testo anche nel 2011 continuerà le sue presentazioni in giro per l’Italia. Un tour per raccogliere fondi a favore dell’Oratorio dei Salesiani a Nord di Beirut e per dire no a chi vuole tappare la bocca a Nello Rega. Continuano, infatti, contro Nello Rega le minacce di morte a firma degli integralisti di Hezbollah. A quando una risposta decisa e rassicurante da parte dello Stato per la sicurezza di Nello Rega?

In attesa di una risposta, Nello Rega continua il suo lavoro di divulgazione: “Nessuno mi fermerà e mi tapperà la bocca. Continuerò con più coraggio e determinazione di prima. Possono uccidere me ma non le mie idee”, ha ripetuto anche il 22 dicembre scorso presentando con l’Associazione Ciechi e Ipovedenti di Potenza l’audio-libro “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam”.

Viva la libertà di espressione e “no” alle discriminazioni e intolleranze religiose.

dic 20

Diversie e divisi continua la sua “marcia” di legalità, nonostante le minacce di morte.

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Ci sono situazione, e questa è una di quelle, nelle quali le parole poco servono a ringraziare quanti in 15 mesi hanno supportato, ospitato, aiutato, diffuso il libro di Nello Rega e Raffaele Gerardi (che ha curato i disegni all’interno del testo). In più di un anno di presentazione (oltre 160) gli autori del libro hanno incontrato migliaia di persone, si sono confrontati e hanno ricevuto sostegno e solidarietà. Non sono mancati i momenti di “scontro verbale” e di dissapori. Così come le continue minacce di morte a Nello Rega a firma degli integralisti islamici di Hezbollah. Nonostante tutto il progetto va avanti. Nel 2011 sono state già programmate nuove presentazioni lungo tutta la penisola. Centinaia le richieste di avere Nello Rega e Raffaele Gerardi a presentare il loro libro.
Non sono mancati i riconoscimenti, dal Premio di Critica di Salò, a quello per il giornalismo di San Fele – Penisola Sorrentina, passando per “Incostieramalfitana 2010” e “Isis 2010”. Un grande riconoscimento è arrivato dal Comune di Aliano, lo stesso che ospitò suo malgrado Carlo Levi al confino durante le leggi razziali del fascismo e dove scrisse “Cristo si è fermato a Eboli”. Il 29 novembre scorso Nello Rega è stato insignito della cittadinanza onoraria.
Un riconoscimento che Rega ha voluto condividere con i carabinieri (che da mesi gli garantiscono la sicurezza), la sua famiglia, i collaboratori del progetto “Diversi e Divisi”, e quanti continuano a sostenere la diffusione della legalità e i principi della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, denunciando le incongruenze dell’Islam e il ruolo della donna, nel mondo musulmano, sottomesso e non riconosciuto.
Ed è per questo che Nello Rega, nonostante la paura della sentenza di morte che aleggia su di lui, continua a girare l’Italia per presentare il libro e non si fermerà davanti a nulla. “Le persone si possono uccidere, ma le idee vagheranno sempre”, continua a ripetere.
Un grazie di cuore a tutti i collaboratori del progetto, alle migliaia di donne e uomini che durante le presentazioni del libro abbiamo incontrato, con le quali ci siamo confrontati e con i quali siamo diventati amici. Un infinito augurio di Buon Natale e di un Felice 2011 a tutti voi.
Sinceramente…Diversi e divisi

Vi invitiamo a visitare il nostro sito www.diversiedivisi.it e lasciare un vostro commento e seguire le presentazioni del libro.
Da visitare anche il sito www.libanitaly.com, sito ufficiale della Together Onlus
Su Facebook troverete il profilo di Nello Rega, Diversi e Divisi e Fan di Nello Rega. Diffondeteli, se volete, per la legalità e i diritti negati alle donne nell’Islam, in barba alla Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo.

dic 06

Comitato NTN (Nessuno Tocchi Nello Rega) su cittadinanza Alianese all’autore di “Diversi e divisi”.

Il comitato NTN (Nessuno Tocchi Nello Rega), esprime soddisfazione per la scelta del comune di Aliano, di assegnare la cittadinanza onoraria a Nello Rega, giornalista e autore del libro di Diversi e divisi -diario di una convivenza con l’Islam-, in cui racconta la sua storia d’amore con una ragazza sciita e in seguito al quale, da oltre un anno, riceve delle minacce di morte. Proprio alla luce di tale fatto, assume ancora più valore la scelta dell’Amministrazione del comune materano. Un segnale forte che si oppone agli atteggiamenti che tendono a sottovalutare alcune problematiche attuali. Il conferimento della cittadinanza avverrà con una cerimonia, a margine del convegno, “Miraggio di una diversità nell’unione: le tre Grandi Religioni Monoteiste”, e al quale interverranno: Daniela Rossella, Docente dell’Università di Basilicata, Riccardo Pacifici, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, e Said Ayub, Imam della Moschea Islamica di Puglia. Coordinatore dell’incontro -le cui conclusioni saranno affidate al Presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo-, il direttore de Il Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace.  “ Diversi e divisi racconta -utile ricordarlo- la storia d’amore, improvvisamente finita, tra lo stesso autore e una ragazza sciita, Amira. La cosa sarebbe avvenuta per l’opposizione dei familiari della donna, musulmana, che si accingeva a convolare a nozze con un cattolico. Non soddisfatti per aver fatto saltare le nozze, gli stessi avrebbero giurato di farla pagare al giornalista, reo di aver raccontato nel libro i tre anni di convivenza. Secondo l’autore, i parenti di Amira sarebbero legati ad ambienti dell’estremismo islamico. Di qui i suoi timori che, alla fine, dalle minacce si passi a fatti.  La magistratura ha aperto un’indagine ma, a oggi, non se ne conoscono gli esiti. Il comitato NTN si è fatto promotore di una raccolta firme per chiedere al Ministero dell’Interno l’assegnazione della scorta al giornalista. Altre richieste sono arrivate da parte dell’ordine dei giornalisti e da alcuni parlamentari. Chi sono davvero i responsabili delle minacce? Le prime intimidazioni sono arrivate ancor prima della presentazione del testo. Si è partiti dall’invio di proiettili calibro 9, insieme alla fotocopia della copertina del volume. Si è continuato con la testa mozzata di un agnello nell’auto, per arrivare alle cartucce di fucile incartate nella fotocopia dell’articolo del giornalista Aldo Cazzullo, apparso il 22 luglio 2010, sul settimanale Sette del Corriere Della Sera. Le Minacce, spesso, sono seguite o hanno preceduto momenti che hanno visto Rega impegnato nelle presentazioni. La testa d’agnello arrivò all’indomani della presentazione a Viggiano. Cartucce sono state recapitate, sempre rivolte a Rega, anche alla Pro-Loco di Gallicchio, all’indomani della presentazione. Chi sono davvero costoro? Il dato certo è che da oltre 12 mesi una persona riceve minacce da soggetti poco raccomandabili e, soprattutto, poco intelligenti. Una mente appena matura, consiglierebbe di essere meno ripetitivi e prevedibili. Non ci meraviglieremmo se a seguito della manifestazione che si terrà oggi ad Aliano, questi non resistessero alla tentazione di dare un nuovo segnale di esistenza. Chissà che con una maggiore attenzione, le FF.OO. non riescano a coglierli sul fatto. Sarebbe ora! Se proprio non si riesce ad assicurare la scorta, almeno si faccia qualcosa perché non ne permanga la necessità.

nov 23

Un altro tributo a “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam”

aliano_invito_webIl Comune di Aliano (Matera), che durante le leggi razziali ospitò suo malgrado Carlo Levi, ha
assegnato la cittadinanza onoraria a Nello Rega per il suo impegno a favore della libertà di stampa
e per l’impossibilità di vivere una quotidianità normale a causa delle minacce di morte a firma
degli integralisti islamici di Hezbollah.
Un riconoscimento che premia l’impegno di “Diversi e
divisi” di Nello Rega e Raffaele Gerardi.

nov 02

SPAGNA: DONNA DENUNCIA ‘TRIBUNALE ISLAMICO’ A TARRAGONA

3a4ec428f66b8052(ANSA) – MADRID, 9 DIC – La giustizia spagnola ha incriminato 10 persone nel quadro di una inchiesta su un presunto tribunale d’onore islamico, dopo la denuncia di una donna adesso sotto protezione della polizia: lo riferisce El Pais.

La donna, una trentenne di origini Maghrebine, aveva denuciato in marzo di essere stata rapita a Tarragona, in Catalogna, e sottomessa a un processo sommario basato sulla Sharia davanti a una sorta di “Corte Islamica” formata da estremisti religiosi. A farla “giudicare” sarebbe stato il marito, anche lui Maghrebino, che lei aveva denunciato alla polizia spagnola per violenze e maltrattamenti. Dopo otto mesi di indagini, controlli e intercettazioni, il tribunale di Tarragona ha fatto arrestare 10 persone.

La donna ha riferito di essere stata costretta a salire su un’auto e portata in un casolare nella zona di Valls (Tarragona, Catalogna) dove ad attenderla vi erano 20 persone con barba lunga e turbante, sedute su sedie disposte in circolo, che l’avrebbero “processata” e condannata a morte. Richiusa in una stanza, la donna riusì a fuggire.

ott 07

Arabia Saudita, interrotta messa e arrestato prete cattolico

2chiesabruciaL’ultima notizia, purtroppo in ordine di tempo, arriva dall’Arabia Saudita. Nel Paese che ospita la Mecca, simbolo d’eccellenza dell’Islam, la polizia ha interrotto una messa cattolica “clandestina”, arrestando un prete e 12 fedeli filippini che partecipavano alla funzione.

L’operazione, secondo quanto riferisce il quotidiano “Arab News”, è scattata a Riad, in un hotel, dove 150 filippini partecipavano alla messa.

I filippini arrestati e il prete sono stati accusati di “proselitismo”. Grazie all’intervento dell’ambasciata sono stati rilasciati.

L’Arabia Saudita proibisce la pratica di tutte le religioni nel Paese tranne quella islamica.

Nel Paese ci sono oltre un milione di filippini, che rappresentano la comunità cristiana più grande dell’Arabia Saudita.

Alla luce di questa ennesima notizia di discriminazioni contro le altre religioni da parte dell’Islam, l’interrogativo è sempre più grande: quale integrazione potrà mai essere fatta tra l’Occidente e i musulmani? E ancora. L’Islam vuole davvero la convivenza o continuerà a sostenere la superiorità rispetto ad altri credi religiosi? La risposta è in questa “disavventura” della comunità cristiana a Riad. E, purtroppo, non sarà l’ultima!

set 19

Chiamala, se vuoi, libertà negata di informazione

CENSURAAncora una volta, purtroppo, uno spiacevole episodio di libertà negata di informazione ed espressione. E’ quanto è successo a Nello Rega, autore con Raffaele Gerardi, del libro “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam”. Questa volta “Facebook”, colosso dei social network, in tre giorni ha oscurato per ben 2 volte gli ha oscurato il profilo. Nessuna spiegazione, nessun commento e nessuna risposta. Nello Rega e centinaia di “amici e amiche di Facebook” hanno inviato mail di richiesta di delucidazione. Niente.

Forse, anche in questo caso, la “mano” oscura di gruppi che non gradiscono la libertà di espressione ha colpito chi, con il suo libro, ha deciso di dedicarsi ai diritti negati dall’Islam alle donne. Chi, a costo di mettere a repentaglio la propria vita, ha deciso di andare avanti nonostante le minacce di morte.

“Continuerò anche questa volta, nonostante tutto e nonostante il divieto di poter liberamente esprimere le mie idee”, ha commentato Nello Rega.