E’ ormai da tempo chiaro a tutti che il futuro dell’Europa ed in particolare quello del sud Europa e con esso ovviamente quello del nostro meridione, deve essere centrato su di una politica euro mediterranea concentrando ogni risorsa su una costruttiva linea di condotta che riproponga con forza il ruolo insostituibile di questa area geografica nelle prospettive di ripresa del nostro sviluppo economico e civile. Di qui innanzitutto la necessità di stabilire un quadro di dialogo e cooperazione fra le due sponde di questo mare, per poter poi pensare ad investimenti nelle infrastrutture tali da poter realizzare piattaforme logistiche capaci di porre il sud Italia come centro dinamico del commercio marittimo e come forza trainante culturale ed economica dell’intera nazione. Diviene prioritaria in questa ottica la lotta contro le disuguaglianze, senza la quale non vi è pace possibile, questa l’unica strada per attuare quella Unione del Mediterraneo che si propone di riunire l’Europa e l’Africa, nonché di istituire un partenariato alla pari tra i paesi di questo bacino marittimo. L’integrazione quindi tra culture così diverse diviene indispensabile e, in questa ottica, ogni azione mossa in tale direzione non è solo encomiabile ma va incoraggiata, sostenuta e difesa. E’ proprio questo che chiedo alla nostra regione, difendere l’opera di integrazione da anni portata avanti da Nello Rega, difendere e proteggere Nello Rega. Questo nostro concittadino da anni giornalista di Televideo Rai e presidente di Together Onlus, un’associazione con scopi umanitari rivolta al Libano, oltre ad essere impegnato in attività umanitarie e culturali in diverse città libanesi, è anche impegnato in prima persona nel portare avanti l’idea della possibile integrazione tra la cultura musulmana e quella occidentale.
Proprio questo suo impegno l’ha portato a ricevere minacce e intimidazioni da parte degli integralisti musulmani. Dopo la pubblicazione del suo libro ‘Diversi e divisi ’ egli infatti ha subito e subisce veri e propri atti intimidatori da parte delle frange più estreme, gli integralisti musulmani di Hezbollah. Il suo libro, per quanti non l’avessero letto, non è che una storia d’amore, amore per una donna appartenente ad una cultura tanto diversa dalla nostra ma si trasforma, per forza di cose, in una velata denuncia di tutti quegli atteggiamenti, retaggio di una tradizione che ancora non consente pari dignità ad uomini e donne di credi diversi, che infine hanno reso impossibile questo amore. Diviene importante difenderlo, non solo per difendere un uomo che ha espresso la ferma volontà di avvicinare le due culture, ma per difendere quella libertà di pensiero che da sempre contraddistingue la nostra società e che sola può garantire la possibilità che l’incontro di culture così diverse rispetti i singoli e diventi rappresentativa di ciascuno. Oggi Nello Rega non è un uomo libero, è un uomo sotto la minaccia di morte degli integralisti islamici ancora impreparati ad un mondo di uguaglianze dove sia garantita la libertà di espressione . E’ quindi indispensabile una ferma azione della nostra Regione nel richiedere al nostro Governo serie misure di protezione che garantiscano tranquillità a chi si è impegnato e si impegna in questo difficile cammino che è l’integrazione tra le due sponde del Mediterraneo. Che la nostra regione si stringa dunque intorno a Nello Rega e si mobiliti perché sia garantita a lui e alla sua famiglia libertà di movimento, di espressione e, soprattutto, una vita sicura.
La nostra regione diventi la sua “scorta” e lo faccia paladino dei diritti negati alle donne dell’Islam.
Fatti concreti, non parole!
Marcello Pittella