di Lucia Santoro
Prendono vita i sogni
hanno il sapore della primavera
carichi di profumo
sbocciano come gemme
nel segreto giardino
degli angeli custodi
Il mio sogno
predilige il rosso
Rosso come cuore
Rosso come sangue
Rosso come amore
Sogni
rossi
che piantano radici salde
nell’anima assetata
La loro vita
si rivela intensa e breve:
mani rapaci
recidono con forza la bellezza
Finisce troppo presto la mia corsa…
mi fermo controvento
nel rosso dei papaveri
il sole si fa freddo
il sogno si allontana…
Segni
neri
percepiti dalla mente
che il cuore si rifiuta di ascoltare:
Sogni e segni
trepidazioni
che si fermano sul foglio
Rosso e gioia si rincorrono
nel cerchio di una vocale tonda
nero e dolore si fissano
indelebili con inchiostro amaro
Il rosso lascia il posto al nero,
nel campo di papaveri,
che esplode di cromatiche emozioni,
le ali perde il cuore
fermo e senza vita
lo lasci andare a picco
senza compassione
su terra bruciata di abbandono.
Migrano verso rotte sconosciute
stormi leggeri di farfalle
che dimoravano
su sogni ormai finiti
calpestati dai forzati passi
della diversità.