BANGLADESH: STUPRATA, RICEVE 101 FRUSTRATE

Otto mesi dopo lo stupro, una sedicenne di un villaggio in Bangladesh, ha ricevuto 101 frustate come “punizione” perché rimasta incinta durante la violenza. Allo stupratore invece non e’ stato torto neanche un capello. La “consulta” degli anziani del villaggio ha invece condannato il padre della ragazza a una multa, minacciandolo che sarà cacciato insieme alla famiglia se non pagherà. Le scudisciate sono state inferte alla giovane subito dopo la sentenza, il 17 gennaio.

Nell’aprile dell’anno scorso, nel distretto di Brahmanbaria, una ragazza venne violentata mentre andava a scuola: lo stupratore era da un ragazzo di un villaggio vicino, che la molestava da tempo. Sopraffatta dalla vergogna, la giovane non lo denunciò. Nel frattempo la famiglia di lei decisa di farla sposare, ma dopo un mese dalle nozze i test rivelarono che la ragazza era incinta al settimo mese. Ripudiata e dopo l’aborto, la giovane é tornata a vivere con la famiglia d’origine. Ma un gruppo di influenti anziani locali ha deciso che doveva essere punita. Il “processo” é avvenuto nel giardino di casa della vittima. Secondo il Daily Star, il quotidiano locale che ha raccontato l’inumana vicenda, al culmine del supplizio la ragazzina é svenuta e rimasta priva di sensi per due ore