Una drammatica rilettura di Thelma e Louise

KABUL – Due donne afghane, sposate contro la loro volontà nella provincia occidentale di Ghor e fuggite dai rispettivi mariti un mese fa, sono state arrestate dalla polizia e riconsegnate alle famiglie. Obbedendo al decreto emanato da un’autorità religiosa locale, i familiari le hanno fatte frustare in pubblico. Lo scrive l’agenzia di stampa Pajhwok. La fustigazione è stata condannata come “atto immorale e fuorilegge” da responsabili locali ed esponenti di organizzazioni di difesa dei diritti umani da tutto il mondo. Le donne, originarie del distretto di Dolina, erano fuggite nella vicina provincia di Herat dove, ha detto il portavoce del governatore di Ghor, Abdul Hai Khatibi, sono state trovate dagli agenti, nonostante fossero vestite da uomini, e riportate a casa. Si erano travestite per sopravvivere alla fuga, e per un mese hanno vissuto di elemosina nella speranza di una svolta definitiva e positiva. Khatibi ha detto che “la punizione stabilita da un ulema di 45 frustate in pubblico, è stata avallata dai capi talebani e dai responsabili della comunità religiosa della zona“. Il vicecapo della polizia di Dolina, Jiahan Shah, ha detto che le donne erano fuggite da casa perché stanche di essere sottoposte a violenze e percosse, e che la fustigazione è stata realizzata con l’approvazione di Fazl Ahad, un ex comandante attivo contro l’invasione sovietica.