Sempre più nel mirino del fondamentalismo islamico i cristiani sparsi nel Pianeta. Le festività appena trascorse hanno allungato la lista dei morti cristiani, vittime dell’integralismo musulmano. In Nigeria almeno 38 sono morti per mano di kamikaze, ad Alessandria, sempre un kamikaze, ha ucciso 21 fedeli in una chiesa coopta.
In Pakistan la comunità cristiana è ancora scossa dalla condanna a morte di Asia Bibi, la madre di 5 figli accusata di blasfemia contro il profeta Maometto. Stessa tensione in India dove, nonostante la libertà religiosa garantita dalla Costituzione, a livello locale sono adottate leggi anticonversione contro i cristiani.
In Iraq, a poco sono servite le rassicurazioni del governo di proteggere la comunità cristiana. In pochi giorni sono stati 14 gli attacchi dinamitardi contro le abitazioni di iracheni di fede cristiana.
In Egitto la situazione è alto rischio perché vivono una forte comunità cristiana (circa il 10% della popolazione). Così come nelle Filippine dove, durante la messa di Natale una bomba è esplosa sul tetto di una chiesa cattolica dell’isola di Jolo, ferendo il sacerdote e 5 fedeli.
Forte il monito del Papa lanciato il primo gennaio: “Basta alle intolleranze religiose e rispetto per tutti i culti”.
Ma i fondamentalisti islamici ascolteranno le parole di Benedetto XVI? Forse faranno finta di niente e, purtroppo, i cristiani saranno costretti a difendersi come ai tempi delle persecuzioni romane, con i riti religiosi fatti di nascosto nelle catacombe. Speriamo che il 2011 porti pace alle menti fondamentaliste dei musulmani e possa nascere un rispetto per gli altri culti.
Ad oggi siamo “Diversi e divisi”, come il titolo del libro di Nello Rega e Raffaele Gerardi.
Il testo anche nel 2011 continuerà le sue presentazioni in giro per l’Italia. Un tour per raccogliere fondi a favore dell’Oratorio dei Salesiani a Nord di Beirut e per dire no a chi vuole tappare la bocca a Nello Rega. Continuano, infatti, contro Nello Rega le minacce di morte a firma degli integralisti di Hezbollah. A quando una risposta decisa e rassicurante da parte dello Stato per la sicurezza di Nello Rega?
In attesa di una risposta, Nello Rega continua il suo lavoro di divulgazione: “Nessuno mi fermerà e mi tapperà la bocca. Continuerò con più coraggio e determinazione di prima. Possono uccidere me ma non le mie idee”, ha ripetuto anche il 22 dicembre scorso presentando con l’Associazione Ciechi e Ipovedenti di Potenza l’audio-libro “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam”.
Viva la libertà di espressione e “no” alle discriminazioni e intolleranze religiose.