set 21

“Diversi e divisi”, un libro che dona “sorrisi” ai Salesiani in Libano

DAV_0950Dopo 150 presentazioni in tutta Italia, premi e riconoscimenti professionali, il libro di Nello Rega e Raffaele Gerardi “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam” e’ “sbarcato” in Libano.
Grazie, infatti, alle royalties devolute dagli autori alla Together Onlus e alla collaborazione del Governatore della 8^ Area del Panathlon International, Prof. Nicola Cerverizzo, la Together Onlus, attraverso il progetto LibanItaly, ha donato attrezzature e materiale sportivo all’Oratorio dei Salesiani di Houssoun, in Libano. Il tutto e’ avvenuto  nel corso di una spedizione dei volontari della Together Onlus (Davide Becce e Nicola Scavone),  presieduta dal giornalista Nello Rega, alla quale ha partecipato anche il  Governatore del Panathlon International, Prof. Nicola Cerverizzo.
Il libro “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam” ha procurato a Nello Rega le minacce degli integralisti islamici di Hezbollah e un attentato rivendicato dallo stesso movimento libanese all’inizio dell,anno.
Strumenti per laboratori teatrali, intrattenimento multimediale, attrezzature sportive, materiale da studio: tutto il possibile per migliorare l’azione sociale ed educativa del centro Salesiano, diretto da Don Vittorio Pozzo. Da semplici costumi da scena per le rappresentazioni, ai computer per permettere ai ragazzi di navigare in rete, videoproiettori e attrezzature per le attività di gruppo. Beni di prima necessità per i ragazzi che frequentano questo angolo di “Don Bosco” a 35 chilometri da Beirut.
Nel corso della missione umanitaria in Libano, Nello Rega e Nicola Cerverizzo sono stati ricevuti dal Patriarca della Chiesa maronita, Bechara Rai. Un incontro nel quale la delegazione di Together Onlus e del Panathlon International ha ribadito la volontà di volere continuare nell’opera di assistenza dell’Oratorio dei Salesiani di Houssun, in Libano e di altre realtà cristiane nel Paese dei Cedri. Il Patriarca ha accolto con entusiasmo la proposta.

“Nonostante la pericolosita’ del viaggio, dopo le minacce di morte ricevute dai fondamentalisti islamici libanesi di Hezbollah, siamo riusciti a consegnare importanti aiuti al centro salesiano di Houssoun. Qui ragazzi cristiani e ragazzi musulmani cercano di attuare ogni giorno la integrazione e il confronto. A differenza del titolo del libro,scritto con Raffaele Gerardi, sono “Diversi e uniti”.
Su questa strada dobbiamo continuare per eliminare le differenze che ancora dividono due mondi che potrebbero convivere pacificamente e che invece, troppo spesso, si ‘impegnano’ a costruire muri”. Nello Rega ha cosi’ commentato i risultati della missione umanitaria e del cammino di confronto cominciato ormai due anni fa.
“Come associazione internazionale no profit rivolta al mondo dello sport, il Panathlon International ha sposato da subito questa iniziativa di Nello Rega. Attraverso il suo libro siamo riusciti a coinvolgere i nostri Club e i nostri soci. Un momento importante per lo sport, quello vissuto e legato al Fair Play. In questo oratorio i ragazzi libanesi potranno continuare a vivere nel cammino tracciato da Don Bosco e verso i canoni migliori e inderogabili dell’attivita’ sportiva”, ha detto il prof. Nicola Cerverizzo, Governatore della 8^ Area del Panathlon International.

Beirut, 30 agosto 2011

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ago 01

A Nello Rega il Premio “Livatino-Saetta 2011”

“Un premio che dedico a quanti come me lottano contro ogni forma di integralismo, rischiando la propria vita per le idee in cui credono, siano esse legate alla lotta contro il fanatismo religioso o contro la criminalità organizzata. Un premio che dedico agli uomini della scorta, che ogni giorno rischiano la vita per me”.

Così il giornalista e scrittore Nello Rega, caposervizio del Televideo Rai, ha commentato l’assegnazione a Riposto (CT) del “Premio Internazionale Rosario Angelo Livatino e Antonino Saetta”. Il riconoscimento, organizzato dal Comitato Spontaneo Antimafia intitolato ai due magistrati uccisi dalla mafia, è giunto alla 17° edizione ed è conferito ogni anno a personalità di spicco individuate tra giornalisti, personaggi del mondo dello sport e della cultura ma anche a magistrati ed esponenti delle forze dell’ordine che si segnalano per l’impegno sociale profuso nell’ambito delle loro attività. Per Rega si tratta dell’ennesima onorificenza ricevuta in segno di solidarietà per le minacce e le intimidazioni subite in seguito alla pubblicazione del libro “Diversi e Divisi – Diario di una convivenza con l’Islam” (scritto con Raffaele Gerardi che ha curato anche i disegni presenti nel testo), l’ultimo lo scorso 7 gennaio con l’esplosione di colpi d’arma da fuoco verso la sua auto e rivendicato dal movimento sciita Hezbollah. La battaglia che il giornalista porta avanti da anni è un percorso di civiltà, legalità e diritti. Una battaglia per la libertà che lo costringe ad una vita blindata a causa del servizio di scorta assegnatogli dopo i numerosi episodi di cui è stato vittima.

Tra i premiati di quest’anno, oltre a Nello Rega, il cantautore Al Bano, per il suo impegno verso i bambini di Haiti, il sindaco di Pantelleria Alberto Di Marzo per l’accoglienza dimostrata in occasione degli sbarchi di immigrati nell’isola, e Bruno Giordano, gip del Tribunale di Milano e fondatore del Movimento Giovani Magistrati, nato per portare alla ribalta il problema dei cosiddetti “giudici ragazzini”, il sostituto procuratore presso la Procura di Napoli, Giovanni Conzo.

Questa la motivazione del Premio:
Premio Internazionale all’impegno sociale 2011 a Nello Rega “perché alla luce di un martirio in nome della giustizia, si operi sempre nel timore di Dio, nel rispetto dell’uomo, con amore, dignità, solidarietà, scrupolo e serietà per un reale impegno sociale che affermi valori e ideali di onestà”.

mag 10

20 Mesi di “Diversi e divisi”

copertinaDopo 20 mesi ininterrotti, nei quali il libro di Nello Rega e Raffaele Gerardi “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam” è stato presentato in oltre 150 platee di tutta Italia, il percorso di diffusione del testo si appresta a concludersi.
Il bilancio editoriale è fin troppo eloquente: Premi Letterari, riconoscimenti da parte di Comuni (cittadinanza onoraria a Aliano e chiavi della Città a Sassuolo), tributi da parte della società civile, rassegna stampa costante e articolata.
Meno rassicurante, invece, il bilancio della “quotidianità” di Nello Rega. Dopo aver ricevuto molteplici minacce (testa di agnello nell’auto, proiettili, lettere), il giornalista è stato vittima di un attentato a colpi di arma da fuoco rivendicato dal gruppo sciita Hezbollah. Un fatto che ha cambiato, come ricorda Nello Rega, la sua vita. Così come quella della sua famiglia. Un attentato dal quale “miracolosamente” è riuscito a salvarsi” ma che lo costringe ogni giorno a vivere una vita “blindata” con tanto di scorta.
Durante le innumerevoli presentazioni del libro, sono stati raccolti suggerimenti, critiche e illuminanti consigli. Ed è proprio su questo che il messaggio contenuto in “Diversi e divisi” si è materializzato in una associazione, “A viso scoperto”, che è impegnata per sollecitare il Parlamento ad approvare una legge che vieti l’uso del burqa e del niqab in Italia. Indumenti, questi, non previsti in alcun modo dal Corano e che ad oggi risultano contrari alla legge del 1975.
In questa ottica nei prossimi mesi l’Associazione sarà impegnata in Italia per raccogliere adesioni e per mobilitare le coscienze per una legge di legalità, sicurezza e garanzia della dignità delle donne.

Intanto, i volontari di Together Onlus e del progetto LibanItaly sono al lavoro per predisporre la prossima missione umanitaria in Libano.
Grazie alle royalties di Nello Rega e Raffaele Gerardi per il libro “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam” versate alla Onlus potentina, ad agosto saranno consegnati aiuti all’Oratorio dei Salesiani a Nord di Beirut gestito da Don Vittorio Pozzo.
Attrezzature elettroniche, giocattoli, macchine fotografiche digitali, attrezzature sportive per “regalare sorrisi” ad un centro che ogni giorno si sforza di seguire gli insegnamenti di San Giovanni Bosco in una terra dove la convivenza tra diverse religioni non sempre riesce al meglio.
Chi volesse partecipare alla spedizione umanitaria, i cui dettagli saranno resi noti a giugno, può contattare il seguente indirizzo: promozione@diversiedivisi.it lasciando i propri recapiti. Sarete contattati in breve tempo per unirvi in questo “treno dei desideri e delle promesse mantenute”.
Insieme, per costruire con granelli di sorrisi delle dune di speranze.

apr 04

Da Sassuolo la campagna per una legge “anti burqa” in Italia

riconoscimento

“Un riconoscimento che mi emoziona e al tempo stesso inorgoglisce. Ringrazio di cuore l’amministrazione di Sassuolo per le “Chiavi della città”, che premiano quanti in questi mesi, e mi riferisco alla società civile, all’Ordine dei giornalisti, all’Osservatorio “Ossigeno per la libertà di stampa” hanno chiesto la mia sicurezza, perché da mesi minacciato dagli integralisti islamici di Hezbollah”.
Così Nello Rega, giornalista di Televideo Rai (scampato il 7 gennaio scorso ad un attentato a colpi di pistola rivendicato dal gruppo sciita libanese Hezbollah), ha commentato il riconoscimento che il Comune di Sassuolo ha voluto tributargli. Rega, impegnato da mesi nella diffusione del libro, scritto con Raffaele Gerardi, “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam”, (il cui ricavato sostiene l’Oratorio dei Salesiani a Beirut), ha lanciato con il sindaco di Sassuolo, Luca Caselli, e l’Assessore alla Pari Opportunità, Claudia Severi, il movimento “A viso scoperto”, per una legge contro il burqa in Italia.
Il Comune della città emiliana, attraverso l’ordinanza fortemente voluta dall’Assessore Severi, ora al vaglio del Prefetto, ha già riconosciuto l’illegalità del burqa, perché non è previsto in alcun modo dal Corano, lede la dignità della donna ed è un segno tangibile del rifiuto all’integrazione.
Il Sindaco Caselli, nel suo intervento, ha detto: “Parte da Sassuolo  una iniziativa, che, speriamo trovi la condivisione di tutte le forze politiche, della società civile e degli italiani, con l’auspicio che la legge per l’abolizione del burqa trovi finalmente una approvazione da parte del Parlamento”.
“Credo fermamente –ha aggiunto l’assessore Severi- che il burqa debba essere vietato perché non è un indumento islamico, non è previsto in alcun modo dal Corano, ed è una prigione di stoffa per la donna. Una vera gabbia che costringe chi lo indossa ad una sudditanza psicologica e ad una mancanza di integrazione e convivenza con la cultura che deriva dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo” . Nel dare la propria adesione al movimento “A viso scoperto”, l’assessore alle pari opportunità di Sassuolo ha anche detto che: “Chi obbliga le donne all’uso del burqa chiude le porte al dialogo e rifiuta a prescindere la cultura occidentale e i valori in essa contenuti, dei quali andare fieri e da difendere senza se e senza ma”.
Nel corso della cerimonia delle Chiavi della Città a Nello Rega, hanno dato l’adesione, attraverso messaggi e video messaggi, il vice presidente vicario dell’Europarlamento, Gianni Pittella, la vice presidente del Parlamento Ue, Roberta Angelilli, l’onorevole Isabella Bertolini (redattrice della legge per l’abolizione del burqa in Italia), vice presidente del gruppo parlamentare PdL, il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, il presidente e il segretario della Fnsi, Roberto Natale e Franco Siddi, sindaci del Pd e del PdL, il governatore della Basilicata, Vito De Filippo, l’onorevole Renato Farina, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata, Mimmo Sammartino, il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero.
Nel corso della manifestazione sono intervenute telefonicamente l’avvocato Loredana Gemelli, che segue i casi di Hina e Saanà (uccise dai propri familiari, perché volevano vivere “all’occidentale”) e l’On Souad Sbai, presidente dell’associazione Donne Marocchine in Italia e relatrice della legge anti burqa.

Il Movimento “A viso scoperto” è partito simbolicamente dalla città di Sassuolo per testimoniare l’attività in prima linea dell’Amministrazione, che dal suo insediamento si è spesa senza risparmiare energie per promuovere l’integrazione con la comunità islamica presente nel territorio del distretto della ceramica.
“A viso scoperto”, che ha raccolto l’adesione della società civile in decine di città italiane, proseguirà il suo viaggio per raccogliere il sostegno per la legge contro il burqa in Italia.

SASSUOLO, 02/04/2011

Preleva il pdf con tutti i messaggi e ringraziamenti

mar 29

A Nello Rega le Chiavi della Città

Sabato 2 aprile alle 17 presso l’Auditorium Pierangelo Bertoli

Un riconoscimento che ha il valore dell’impegno civico e del coraggio della propria identità. Il Comune di Sassuolo, già in prima linea nel portare avanti il rispetto delle leggi e della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, ha ritenuto doveroso concedere al giornalista Nello Rega le “Chiavi della Città”. Una onorificenza che vuole ancora una volta essere un segno di solidarietà e di “scorta mediatica” a un uomo che, a causa del suo libro, “Diversi e Divisi – Diario di una convivenza con l’Islam” (scritto con Raffaele Gerardi, che ha curato anche i disegni presenti nel testo), ha ricevuto numerose minacce e un attentato a colpi di arma da fuoco lo scorso 7 gennaio rivendicato dal movimento sciita Hezbollah.
La battaglia che il giornalista di Televideo porta avanti è un percorso di civiltà, legalità e diritti. Una battaglia per la libertà, che, paradossalmente, lo costringe ad una vita blindata. Per questo motivo sabato 2 aprile alle ore 17.00 nell’Auditorium Pierangelo Bertoli, Nello Rega sarà insignito di questo prestigioso riconoscimento.
Nel corso dell’evento sarà presentata un’iniziativa popolare per ribadire l’illegalità del burqa in Italia e la necessità del rispetto delle leggi dello Stato in tutto il territorio nazionale. Si tratta di un impegno che vede uniti il Sindaco di Sassuolo, Luca Caselli, l’avvocato Loredana Gemelli, che segue i casi di Hina e Saanà (uccise per mano dei propri familiari, perché volevano vivere “all’occidentale”) e lo stesso Nello Rega.

SASSUOLO, 29/03/2011

gen 09

Nello Rega: “Sono vivo per miracolo, ma l’attentato non mi fermerà”

Nello RegaUn agguato che poteva finire in una tragedia. Solo il caso, o forse il suo angelo custode, ha permesso a Nello Rega di salvarsi. Una macchina lo ha affiancato lungo la superstrada che da Metaponto (nel Materano) porta a Potenza. Dalla vettura è stato esploso almeno un colpo di arma da fuoco. Rega, solo per puro istinto, ha accelerato seminando l’auto. I killer hanno sparato all’altezza della testa, ma l’accelerazione data dal cronista ha permesso che i proiettili attraversassero i vetri posteriori del veicolo.
Un gesto che si commenta da solo e che arriva alla fine di lunghe e pesanti minacce al giornalista a firma degli integralisti islamici di Hezbollah. Proiettili, testa di agnello nell’auto, minacce su Facebook e per lettera. Una serie di intimidazioni che alla fine si sono trasformate in un vero e proprio attentato. Fortunatamente, Nello Rega è vivo e, finalmente, gli è stata concessa la scorta. Da tempo aveva richiesto la sicurezza, ma la sordità dello Stato non aveva concesso alcuna risposta. Alla fine, come in un copione già visto altre volte, è arrivata. Ma la paura resta. Nonostante tutto, Nello Rega continuerà a presentare il libro “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam” scritto con Raffaele Gerardi, che ha curato i disegni presenti nel testo. Presentazioni in tutta Italia (ad oggi sono state quasi 170) per combattere a favore della legalità, della libertà, contro le incongruenze dell’Islam. “Non mollerò –dice- e continuerò nella divulgazione dell’opera. Fermarsi sarebbe una resa agli integralisti islamici e l’accettazione di pratiche che ritengo non adatte ai nostri tempi e alle conquiste che l’Occidente ha fatto negli ultimi decenni”.
Resta la paura, la rabbia ma si aggiunge la voglia ancora più forte di contribuire con il libro ad aiutare l’Oratorio dei Salesiani a Nord di Beirut. Ed è per questo che chiediamo un aiuto a organizzare le presentazioni del libro e a diffondere questo blog. Un grazie a quanti in questi mesi hanno chiesto a gran voce una meggiore sicurezza. In primis, il comitato “Nessuno tocchi Nello Rega” ideato da Paolo Sinisgalli e dalla Pro Loco di Gallicchio. Poi, il sindacato dei giornalisti, i colleghi di Televideo, il direttore di Televideo, i colleghi giornalisti lucani e non, la società civile. Tutti insieme hanno sostenuto la causa del libro “Diversi e divisi” e lottato insieme a Nello Rega e Raffaele Gerardi contro le assurdità dell’Islam. Grazie di cuore a tutti per la solidarietà.

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gen 02

CRISTIANI SOTTO ASSEDIO NEL MONDO. E NOI COSA RISPONDIAMO?

Sempre più nel mirino del fondamentalismo islamico i cristiani sparsi nel Pianeta. Le festività appena trascorse hanno allungato la lista dei morti cristiani, vittime dell’integralismo musulmano. In Nigeria almeno 38 sono morti per mano di kamikaze, ad Alessandria, sempre un kamikaze, ha ucciso 21 fedeli in una chiesa coopta.

In Pakistan la comunità cristiana è ancora scossa dalla condanna a morte di Asia Bibi, la madre di 5 figli accusata di blasfemia contro il profeta Maometto. Stessa tensione in India dove, nonostante la libertà religiosa garantita dalla Costituzione, a livello locale sono adottate leggi anticonversione contro i cristiani.

In Iraq, a poco sono servite le rassicurazioni del governo di proteggere la comunità cristiana. In pochi giorni sono stati 14 gli attacchi dinamitardi contro le abitazioni di iracheni di fede cristiana.

In Egitto la situazione è alto rischio perché vivono una forte comunità cristiana (circa il 10% della popolazione). Così come nelle Filippine dove, durante la messa di Natale una bomba è esplosa sul tetto di una chiesa cattolica dell’isola di Jolo, ferendo il sacerdote e 5 fedeli.

Forte il monito del Papa lanciato il primo gennaio: “Basta alle intolleranze religiose e rispetto per tutti i culti”.

Ma i fondamentalisti islamici ascolteranno le parole di Benedetto XVI? Forse faranno finta di niente e, purtroppo, i cristiani saranno costretti a difendersi come ai tempi delle persecuzioni romane, con i riti religiosi fatti di nascosto nelle catacombe. Speriamo che il 2011 porti pace alle menti fondamentaliste dei musulmani e possa nascere un rispetto per gli altri culti.

Ad oggi siamo “Diversi e divisi”, come il titolo del libro di Nello Rega e Raffaele Gerardi.

Il testo anche nel 2011 continuerà le sue presentazioni in giro per l’Italia. Un tour per raccogliere fondi a favore dell’Oratorio dei Salesiani a Nord di Beirut e per dire no a chi vuole tappare la bocca a Nello Rega. Continuano, infatti, contro Nello Rega le minacce di morte a firma degli integralisti di Hezbollah. A quando una risposta decisa e rassicurante da parte dello Stato per la sicurezza di Nello Rega?

In attesa di una risposta, Nello Rega continua il suo lavoro di divulgazione: “Nessuno mi fermerà e mi tapperà la bocca. Continuerò con più coraggio e determinazione di prima. Possono uccidere me ma non le mie idee”, ha ripetuto anche il 22 dicembre scorso presentando con l’Associazione Ciechi e Ipovedenti di Potenza l’audio-libro “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam”.

Viva la libertà di espressione e “no” alle discriminazioni e intolleranze religiose.

dic 20

Diversie e divisi continua la sua “marcia” di legalità, nonostante le minacce di morte.

assegno

Ci sono situazione, e questa è una di quelle, nelle quali le parole poco servono a ringraziare quanti in 15 mesi hanno supportato, ospitato, aiutato, diffuso il libro di Nello Rega e Raffaele Gerardi (che ha curato i disegni all’interno del testo). In più di un anno di presentazione (oltre 160) gli autori del libro hanno incontrato migliaia di persone, si sono confrontati e hanno ricevuto sostegno e solidarietà. Non sono mancati i momenti di “scontro verbale” e di dissapori. Così come le continue minacce di morte a Nello Rega a firma degli integralisti islamici di Hezbollah. Nonostante tutto il progetto va avanti. Nel 2011 sono state già programmate nuove presentazioni lungo tutta la penisola. Centinaia le richieste di avere Nello Rega e Raffaele Gerardi a presentare il loro libro.
Non sono mancati i riconoscimenti, dal Premio di Critica di Salò, a quello per il giornalismo di San Fele – Penisola Sorrentina, passando per “Incostieramalfitana 2010” e “Isis 2010”. Un grande riconoscimento è arrivato dal Comune di Aliano, lo stesso che ospitò suo malgrado Carlo Levi al confino durante le leggi razziali del fascismo e dove scrisse “Cristo si è fermato a Eboli”. Il 29 novembre scorso Nello Rega è stato insignito della cittadinanza onoraria.
Un riconoscimento che Rega ha voluto condividere con i carabinieri (che da mesi gli garantiscono la sicurezza), la sua famiglia, i collaboratori del progetto “Diversi e Divisi”, e quanti continuano a sostenere la diffusione della legalità e i principi della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, denunciando le incongruenze dell’Islam e il ruolo della donna, nel mondo musulmano, sottomesso e non riconosciuto.
Ed è per questo che Nello Rega, nonostante la paura della sentenza di morte che aleggia su di lui, continua a girare l’Italia per presentare il libro e non si fermerà davanti a nulla. “Le persone si possono uccidere, ma le idee vagheranno sempre”, continua a ripetere.
Un grazie di cuore a tutti i collaboratori del progetto, alle migliaia di donne e uomini che durante le presentazioni del libro abbiamo incontrato, con le quali ci siamo confrontati e con i quali siamo diventati amici. Un infinito augurio di Buon Natale e di un Felice 2011 a tutti voi.
Sinceramente…Diversi e divisi

Vi invitiamo a visitare il nostro sito www.diversiedivisi.it e lasciare un vostro commento e seguire le presentazioni del libro.
Da visitare anche il sito www.libanitaly.com, sito ufficiale della Together Onlus
Su Facebook troverete il profilo di Nello Rega, Diversi e Divisi e Fan di Nello Rega. Diffondeteli, se volete, per la legalità e i diritti negati alle donne nell’Islam, in barba alla Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo.