ott 30

Una buona notizia

Questa volta ci arriva dal Kwait la notizia di una vittoria nell’ambito dei diritti umani e delle pari opportunità. La corte costituzionale si è pronunciata a  favore delle parlamentari accusate di vilipedio alla religione per aver frequentato l’aula parlamentare senza velo. A lanciare le accuse, il deputato islamista Hamad Abdulaziz Al-Nashi, per il quale le attività politiche e l’elezione delle deputate sono illegittime in quanto violano la legge coranica. “Non è una vittoria personale ma della costituzione” ha dichiarato una delle imputate, sottolineando che “utilizzare o meno il velo non incide sulla qualità delle prestazioni politiche”.

ott 26

L’ora di religione

Sono passati oramai diversi giorni dalla proposta dell’ardito – e finiano- Adolfo Urso, sull’ora di islam introdotta nelle scuole come alternativa all’ora di religione canonica. Messa da parte l’ovvia considerazione che in alcune scuole la maggioranza musulmana degli alunni è una realtà, ci si interroga sull’opportunità e sul senso di dare una voce ufficiale a questo dato di fatto. Il vice-ministro pensa con ciò di trovare un mezzo per controllare ed italianizzare i piccoli musulmani, emancipandoli «dai ghetti delle madrasse e delle scuo le islamiche integraliste». Riconoscerne l’esistenza a patto di rinunciare alle predicazioni fuori controllo delle moschee. C’est-à-dire, i docenti «dovrebbero essere riconosciuti, italiani che parlano in italiano. Al limite anche imam, a patto che abbiano i requisiti e che siano registrati in un apposito albo. Stiamo parlando di insegnanti reclutati con criteri pubblici». Dignità in cambio di moderazione, una ragionevole trattativa per un Paese che ospita da tempo immemorabile Città di Vaticano ed apparati annessi.

La Lega Nord si dichiara contraria ad una proposta che rema contro le nostre radici cristiane, Massimo D’Alema difende il diritto al multiculturalismo, mentre la Chiesa si divide. Per il Cardinale Martino è un diritto degli immigrati conservare il proprio credo ed istruirsi nella religione di appartenenza, e ben venga un mezzo per combattere i radicalismi. Per  Cardinale Tonini invece «pensare che l’Islam sia un gruppo completo, esaustivo, è un errore. L’Islam ha mille espressioni, collegamenti, imparentamenti. Insomma, con i valori della nostra civiltà non ha nulla a che vedere». Ribadisce che ci vuole massima prudenza nell’approccio con l’Islam. Sempre meglio dell’ignoranza preventiva.

Dulcis in fundo, a dare fiato alla voce della ragione, Margherita Hack: “In omaggio all’eguaglianza, oltre all’insegnamento della religione cattolica che è più eguale delle altre in virtù degli accordi fra Stato e Chiesa cattolica sanciti dall’art.7, si propone ora di introdurre a scuola, accanto all’ora di religione cattolica, anche l’ora di religione islamica. E perché non quella di religione ebraica, protestante, ortodossa, buddista, ecc. ecc.? “.

ott 25

Sogni e segni

di Lucia Santoro

Prendono vita i sogni
hanno il sapore della primavera
carichi di profumo
sbocciano come gemme
nel segreto giardino
degli angeli custodi

Il mio sogno
predilige il rosso
Rosso come cuore
Rosso come sangue
Rosso come amore

Sogni
rossi
che piantano radici salde
nell’anima assetata

La loro vita
si rivela intensa e breve:
mani rapaci
recidono con forza la bellezza

Finisce troppo presto la mia corsa…
mi fermo controvento
nel rosso dei papaveri
il sole si fa freddo
il sogno si allontana…

Segni
neri
percepiti dalla mente
che il cuore si rifiuta di ascoltare:

Sogni e segni
trepidazioni
che si fermano sul foglio

Rosso e gioia si rincorrono
nel cerchio di una vocale tonda

nero e dolore si fissano
indelebili con inchiostro amaro

Il rosso lascia il posto al nero,
nel campo di papaveri,
che esplode di cromatiche emozioni,
le ali perde il cuore
fermo e senza vita
lo lasci andare a picco
senza compassione
su terra bruciata di abbandono.

Migrano verso rotte sconosciute
stormi leggeri di farfalle
che dimoravano
su sogni ormai finiti
calpestati dai forzati passi
della diversità.

ott 19

Ragnatele nell’ombra

ragna

Paziente
e attento
il ragno ricama
invisibili trine
Poi la rugiada
orna l’etereo merletto
con gocce di perle iridescenti
Cangianti meraviglie
e ingannevoli speranze
attirano
occhi stupiti e affascinati…
Svaniscono al tocco
le illusorie gemme
imprigionando vite
a volte inaspettate
Nella vischiosa ragnatela,
prede della stessa specie
il ragno ha catturato
Non le divora:
le addestra
a costruire altre ragnatele
invisibili
in angoli nascosti
in attesa che…
“la perla nera distrugga quella bianca”

E’ così
che da millenni
in natura si ripete
il ciclo della vita e della morte
L’ombra
nel buio si nasconde
minacciando
la luce della Libertà

ott 14

Diversi e divisi

flower

L’amore
nasce spontaneo,
come una stella alpina
un fiordaliso
una ninfea
un giglio del deserto,
germina dove decide lui
Solo acqua, terra e sole
bastano a farlo germogliare
senza confini
dall’uomo stabiliti

Libero
unico fiore eterno
profumo emana
di universalità
Miracolo senza tempo
il seme del giardino del Re
si serve, per arrivare a noi,
di strade impervie e sconosciute

Diversi e Uniti
da quella luce che splende dentro gli occhi
Diversi e Uniti
da quella intesa che aleggia nel sorriso

Diversi e Divisi
con le radici dall’anima strappate

Diversi e Divisi
imbavagliando il cuore per non sentirne le ragioni

Cade in frantumi un sogno
svanisce senza preavviso
tra ragnatele di domande
che esigono risposta

L’amore
non ha colore
razza
religione
L’amore è solo amore
Continua a germogliare
in questo libro che ti dedico
raccogliendo con le mani
granelli di sabbia
per nuove dune di speranza
per costruire, insieme ad altre mani,
nuovi orizzonti di Pace e fratellanza
affinché
mai più
nessun amore
sia diviso dalla Diversità

Lucia Santoro

ott 07

Velo o non velo?

Arresto immediato, una multa di 2000 euro e fino a 2 anni di reclusione. La proposta della Lega parla chiaro sulla legge del 1975 che proibisce di indossare in luogo pubblico il casco o qualsiasi altro mezzo che nasconda il viso. In più, si chiede di eliminare la postilla che giustifica l’uso di tali indumenti in occasioni particolari e per un motivo specificato. Una provocazione, una presa di posizione contro la prepotenza di certi atteggiamenti, o un incentivo al rispetto della legge italiana? Per molte donne significherebbe reclusione in casa e impossibilità di vita sociale, replica il Pd. Vero è che Muhammad Abduh,  grande istituzione religiosa del mondo sunnita, anni or sono definì il burqa estraneo all’Islam, ovvero non vi sarebbero disposizioni coraniche che impongano tale pratica. E proprio in Egitto, Mohammed Said Tantawi -Imam dell’Università Al Azahr- ha vietato il Niqab in una scuola religiosa. Platealmente, chiaramente. Sotto una pioggia di critiche, minacce, querele da parte di altri esponenti del mondo islamico.
La proposta della Lega Nord va forse vista come incentivo ad un Islam moderato? La Lega afferma di voler applicare la legge esistente senza favoritismi, anche per chi si sottrae al decreto, invocando l’appartenenza ad una confessione religiosa. Aperto per ora il dibattito per maggioranza e opposizione.
Importante è ricordare che solo portando in luce le forme moderate e illuminate di un culto si possono mettere in ombra, si spera in minoranza, estremismi e fanatismi.

set 30

L’inviato sotto protezione

Titola forte questa mattina il Corriere della Sera. In prima pagina, anche nella versione on line del quotidiano di via Solferino. Aldo Cazzullo intervista Nello Rega sui difficili mesi della sua vita, quelli di convivenza con le minacce ed il terrorismo di matrice islamica. Mesi in cui le intimidazioni hanno accompagnato i suoi spostamenti, minando la tranquillità dei tragitti più brevi e delle abitudini più banali. Non è accettabile, non in un paese dove ancora oggi si indicono manifestazioni e si consumano dibattiti su e per la libertà di stampa e di espressione. “Diversi e Divisi” continua, senza condizionamenti, anche grazie all’attenzione e all’appoggio dei media e dell’opinione pubblica. In attesa che arrivi anche lo Stato.

Leggi l’intero articolo su Corriere della Sera.it

set 26

La libertà di uno è la libertà di tutti

A poche ore dalla conferenza stampa di giovedì 24, fino ad oggi, innumerevoli le manifestazioni di solidarietà espresse a Nello Rega, reo confesso di libertà di espressione. L’aver denunciato le minacce e le intimidazioni subite e reiterate ha generato una “scorta mediatica” che ha coinvolto il mondo del giornalismo così come quello della politica e delle istituzioni locali. Primo fra tutti, l’esecutivo di Usigrai (unione sindacale giornalisti rai): “L’Usigrai fa appello perché nessuno sottovaluti la vicenda raccontata dal collega Nello Rega, apprezzato professionista e componente della commissione sindacale dei giornalisti del servizio pubblico. Le minacce gravi e insistite di cui è stato fatto oggetto preoccupano non poco tutti noi. L’auspicio è che le forze dell’ordine sappiano proteggerlo, che la magistratura indaghi con solerzia e tempestività, che i colleghi dell’informazione vogliano creare per lui la cosiddetta scorta mediatica. Noi gli esprimiamo solidarietà e faremo tutto il possibile perché sia raggiunto l’obiettivo di garantire al massimo la sua incolumità”. “Nello Rega e’ un giornalista della redazione esteri di Televideo Rai. Ha compiuto vari viaggi di lavoro all’estero, alcuni dei quali in Medio Oriente; una convivenza familiare lo ha portato a contatto con la cultura islamica e con ambienti vicini all’estremismo sciita e ha deciso di raccontare questa esperienza in un libro non ancora arrivato nelle librerie. Nelle ultime settimane ha ricevuto ripetutamente minacce di morte. Gli sono stati recapitati dei proiettili con lettere anonime in cui si fa riferimento a Hezbollah” dichiara Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno per l’informazione. “Si tratta di un episodio molto grave. Sollecitiamo le autorità di polizia a garantire pienamente la sua sicurezza personale e chiarire con opportuni accertamenti tutte le circostanze per scoprire i responsabili. Le minacce di morte sono intollerabili per chiunque. Sono un fatto ancor più grave, per gli evidenti risvolti sociali, quando sono rivolte a un giornalista, cioè a un rappresentante della pubblica opinione, a un testimone dei fatti in nome collettivo. Ossigeno per l’informazione, l’osservatorio della FNSI e dell’Ordine dei Giornalisti sui cronisti sotto scorta e sulle notizie oscurate, esprime pertanto piena solidarietà e chiede che sia garantita la sua incolumità personale e la sua piena libertà di espressione”. Oreste Lopomo, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata, ha espresso preoccupazione per l’accaduto e solidarietà per il proseguimento del progetto “Diversi e Divisi”, così come Articolo 21 e Cgil Basilicata. Ferma condanna verso un atto vile e antilibertario da parte di Assostampa Basilicata, l’Associazione stampa Roma, ed i colleghi di Televideo Rai che più da vicino hanno vissuto l’assurdo iter delle intimidazioni ed il timore per l’incolumità del giornalista.

Il mondo della politica si è unita al coro di indignazione e vicinanza a Nello Rega, in primis nella persona del sindaco di Potenza Vito Santarsiero: “L’Islam merita il massimo rispetto, ma la possibilità di criticarlo è un pilastro della nostra democrazia, anzi della democrazia tout court. Si chiama libertà. Dobbiamo salvaguardare sempre ed in ogni modo la libertà di espressione”. Dura la reazione della deputata Pdl  Souad Sbai, che ha dichiara tolleranza zero verso questa forma di oscurantismo culturale e ha aggiunto che “questo episodio ci sprona ancora di più a portare avanti la nostra battaglia di libertà, assieme alla comunità musulmana moderata. Non ci faremo piegare, ne’ ci fermeremo di fronte a queste esternazioni di odio e di intolleranza. Dobbiamo prendere esempio dai centri islamici del nostro Meridione dove viene diffuso un modello di convivenza e di integrazione nel rispetto della Costituzione italiana.”